Più di un anno fa è scoppiata la pandemia di Covid-19 che ha cambiato la vita di tutti noi: distanze, mascherine, gel igienizzante e lunghi periodi chiusi in casa sono diventati la nostra quotidianità. Viaggiare è sicuramente una delle cose che manca maggiormente a tutti noi, dal mare alla montagna, dalle città italiane a quelle di tutto il mondo, dai viaggi in solitudine a quelli con famiglia e amici, per brevi periodi o con tempi più distesi.
A causa del Covid il turismo è il settore più colpito del Paese. L’Italia, infatti, è da sempre un’importantissima meta turistica che accoglie circa 63 milioni di turisti stranieri all’anno, ma, nel 2020, ha visto diminuire drasticamente i numeri.
Oltre al vistoso calo di turisti, nel 2020 sono diminuiti anche gli arrivi aeroportuali, che sono l’84,2% in meno nel periodo gennaio/settembre 2020, e questo mette a rischio circa 80 mila posti di lavoro.
Il Veneto è stata una delle regioni più colpite del settore, l’unico picco positivo registrato è stato la scorsa estate quando comunque i numeri hanno raggiunto appena la metà di quelli registrati nel 2019.
Sono tutti dati impressionanti e purtroppo, anche se la scorsa estate sono diminuite le restrizioni, la situazione ora non è molto migliorata.
D’altra parte, però, nell’estate 2020 abbiamo tutti apprezzato un po’ di più le bellezze del nostro Paese perché, obbligati a restare in Italia, abbiamo riscoperto alcune delle mete italiane più belle e famose che abbiamo sempre sottovalutato.
Nonostante ciò, il 2020 è stato un anno da dimenticare per il settore turistico. Ci vorrà diverso tempo per riparare il danno provocato dalla pandemia, anche perché in questo momento le persone non si fidano molto a viaggiare. Non ci resta quindi che sperare che la maggior parte della popolazione venga vaccinata prima dell’estate e che si riprenda a viaggiare il prima possibile.
Martina Modena 4C