Pubblichiamo il quinto racconto sul tema “Connessioni”.
Per iniziare volevo spiegare il perché del titolo. ‘Intesa’ per me è una sorta di legame o meglio connessione che si forma quando due amici si trovano in sintonia, cioè quindi si capiscono l’un l’altro. Per me questo in un’amicizia è fondamentale perché possiamo percepire lo stato d’animo dell’amico e magari rallegrarglielo se è troppo giù; oppure quando stiamo decidendo il regalo appropriato, ci vengono in mente delle frasi, dette in momenti non sospetti, dei desideri accennati, delle preferenze, che ci porteranno a scegliere proprio quello giusto. Insomma, come ho già detto, l’amicizia senza connessione non può funzionare perché l’intesa ci porta a stare bene e a comportarci in modo naturale, senza sembrare persone diverse, sicure e imperturbabili.
Questa connessione non si prova solo con un amico, ma anche con i fratelli. Molte volte, per svariati motivi, ad esempio l’età, non si sta bene con loro e non si crea la connessione giusta, ma basta ritrovare qualcosa in comune che riallaccia il legame e si entra in un “mood” tranquillo.
Per non essere troppo ripetitivo userò la parola ‘empatia’, che esprime ciò che ho provato più volte. Qui, però, vorrei raccontare quel che mi è successo, non con amici o fratelli, piuttosto in un rapporto maschio-femmina, che può essere di amicizia come no.
Ho vissuto un’esperienza del genere nell’estate tra la quinta elementare e la prima media. Ero andato in vacanza in Puglia con la mia famiglia, un gruppo di amici di mio fratello e un’altra famiglia che non conoscevo, formata dai genitori e due ragazze, una di 1 anno più di me e l’altra di 3 anni in più. Iniziata la vacanza, abbiamo cominciato a conoscerci e stando per 2 settimane tutti i giorni tutto il giorno insieme, ci siamo trovati, quasi senza accorgercene, proprio a nostro agio. Tornati dalla vacanza, abbiamo comunque continuato a uscire tramite amici che avevamo in comune e diciamo che alla fine quella ‘connessione’ che si era creata al mare, quella complicità, il 30 agosto si ingrandì, perché quella stessa sera alla ‘cena della vacanza’ io e la ragazza più giovane, ci siamo fidanzati. Da quel momento in poi abbiamo passato tutta la prima media e l’inizio della seconda insieme.
Un giorno, però, dopo 1 anno e 3 mesi di legame, di particolare empatia,ci siamo lasciati e diciamo che quella connessione che si era creata tra noi, io ho iniziato a sentirla sempre meno fino a quando è scomparsa quasi del tutto. Ogni tanto, anche adesso, ci rivediamo in giro, ma abbiamo iniziato a frequentare compagnie diverse e paesi diversi.
Questo testo mi è piaciuto molto perché mi ha fatto venire in mente il flashback di una vacanza e un’estate bellissima. F. F. 1D
Nella raccolta Connessioni, leggi anche Professore, mi sente?, Solitudine, Un abbraccio secolare, Attraverso gli occhi di Mary