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Nel lontano 2008 l’allora IVB aveva disegnato una Divina Commedia a fumetti (ancora ci sono i pannelli appesi lungo il corridoio che porta all’Aula Magna). Nicole Nicolai, in particolare, aveva dato vita a Dante esule, un omino non tanto bello, col fagotto appeso al bastone. A noi, però, era piaciuto molto perché ci sembrava un bel simbolo per la nostra città, Verona, che, al tempo degli Scaligeri, in particolare sotto il governo di Bartolomeo e Cangrande, fu ospitale e accogliente e non solo con l’Alighieri: era diventata un centro culturale famoso proprio per la sua apertura e tolleranza. Ecco, questo fumetto ancora oggi chiede a Verona di ritrovare l’orgoglio di essere “rifugio e ostello” per chi vi giunge con il proprio fagotto di malinconia ed estraneità.
Ringraziamo la prof.ssa Cecchini per la condivisione dei materiali d'archivio