Il PIL è l’indicatore più utilizzato per valutare l’andamento economico di un paese, ma ha dei limiti informativi. Per questa ragione esistono anche altri indici, tra cui il Better Life Index, elaborato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che è un’organizzazione internazionale, a cui appartengono 34 paesi, la quale opera per proporre politiche economiche migliori, a partire dallo studio e dall’analisi dei dati. Il Better Life Index è un indice che ha lo scopo di definire e mettere a confronto il grado di benessere di ciascun paese, attraverso uno strumento interattivo costituito da temi-chiave. Viene rappresentato con dei fiori, uno per ogni paese membro della OECD, i cui petali rappresentano i diversi temi e permette un confronto anche tra uomini e donne.
L’indice, nel dettaglio, prende in considerazione 11 temi essenziali della vita che sono: l’abitazione, il reddito, l’occupazione, la sicurezza, le relazioni sociali, l’istruzione, l’ambiente, l’impegno civile, la salute, la soddisfazione, la sicurezza e l’equilibrio lavoro-vita. Per ciascun tema sono individuati una serie di indicatori (da uno a quattro). Ad esempio per quanto riguarda l’istruzione gli indicatori presi in considerazione sono: la durata media dell’istruzione in numero di anni, le competenze degli studenti di 15 anni, ed il livello di istruzione, ovvero la percentuale di individui che hanno conseguito almeno un diploma secondario di secondo grado (maturità). Per la sicurezza gli indicatori sono il numero medio di omicidi su 100.000 persone e la percentuale di individui che dichiara di sentirsi al sicuro camminando da soli di notte; per l’equilibrio lavoro-vita, il numero medio di minuti al giorno dedicati al tempo libero e alla cura personale e la quota di dipendenti che svolge più di 50 ore settimanali in media. Sono tutti consultabili nella pagina specifica dedicata a ciascun tema.
Si può attribuire più o meno importanza ai singoli temi e creare così il proprio Better Life Index. Il sito contiene una sezione interattiva dove poter osservare i diversi valori dell’indice a seconda dei pesi assegnati e di conseguenza vedere come cambiano la dimensione dei petali e il posizionamento del paese.
Nell’immagine è mostrato l’indice costruito dando a tutti i temi lo stesso peso.
Alexandra Marinescu e Silvia Versaci 4E
UN ESEMPIO DI BETTER LIFE INDEX PERSONALE
a cura di Alexandra Marinescu
Nel mio personale Better Life Index ho dato maggiore importanza all’abitazione, all’occupazione, all’istruzione, alla salute e alla sicurezza, perché penso che questi siano i temi che poi determinano anche un buon reddito, un giusto equilibrio tra il lavoro e la vita e di conseguenza grande soddisfazione e relazioni sociali appaganti. In uno scenario così positivo l’impegno civile, del quale fanno parte anche la cura e l’amore per l’ambiente, sorge spontaneamente.
L’Italia, il paese in cui vivo e che credo mi accompagnerà per ancora molti anni, ottiene dei buoni risultati su pochi temi: è sopra la media per quanto riguarda il reddito, l’equilibrio tra il lavoro e la vita privata, l’impegno civile, le relazioni sociali e la salute, ma è sotto la media per quanto riguarda l’abitazione, l’ambiente, l’occupazione e la retribuzione, la sicurezza e l’istruzione. Confrontando il nostro paese con la Finlandia, nazione nordica che mi affascina da sempre, si può notare come il tenore di vita si alzi, infatti quest’ultima ha risultati superiori alla media per tutti i temi analizzati dal Better Life Index. Infine vorrei spostarmi dall’altra parte del mondo: in Brasile, un paese che spero di visitare presto, nonchè un paese che si sta impegnando per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, ma che ottiene dei risultati sopra la media solo per quanto riguarda l’impegno civile e le relazioni sociali e sotto la media per tutti gli altri temi.
In seguito al confronto tra vari paesi, possono essere evidenziate le differenze nella qualità della vita: in paesi come la Finlandia, dove ogni tema del Better Life Index è superiore alla media, la quotidianità degli abitanti è molto serena ed è caratterizzata da soddisfazioni personali, ma anche lavorative e sociali. Contrariamente, nei paesi in via di sviluppo, come in Brasile, il tenore della vita è ancora basso, così come lo sono di conseguenza le aspettative di qualità di vita della popolazione. Tuttavia, questi paesi si trovano nel mezzo di un processo che li porterà allo sviluppo e quindi ci sarà anche una progressione dei temi analizzati dal Better Life Index. Infine, ci sono paesi, come l’Italia, che si trovano nel limbo: non sono nè al massimo del loro potenziale e tanto meno in via di sviluppo. Questi sono in grado di offrire una buona qualità della vita, ma non spiccano in tutti i temi. Nonostante questi paesi non siano in condizioni tragiche, non bisogna abbandonare il progresso e lo sviluppo di ogni tema che tocca la popolazione.
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