Adelina Ungureanu e Ambra Braka, due alunne della classe 3°A, in occasione dell’ultima Fashion week a Milano, sono riuscite a contattare una stilista emergente, Grazia Urbano, per farsi rilasciare un’intervista.
Buongiorno Grazia e benvenuta. Ci parli un po’ di lei…chi è Grazia Urbano?
Sono una donna di 53 anni, moglie e madre di 3 figli. Mi definisco una sognatrice, romantica , ma allo stesso tempo una persona realista. Sin da bambina, avendo avuto una mamma sarta, ero circondata da stoffe, bottoni e accessori per il cucito. Mi piaceva imitare mamma e con le rimanenze delle stoffe ,veniva fuori la mia fantasia, confezionando abiti per le mie bambole. Crescendo, per sfuggire alla solitudine dovuta all’adolescenza , ho sognato un mondo di fantasia, in cui poter vestire tutte le donne, per renderle più belle, più eleganti e più sicure di se stesse. Mi sono iscritta, così, ad un corso da stilista di moda per corrispondenza . Oggi quel fantastico microcosmo e quel desiderio incessante di una bimba , unito alla passione e al lavoro costante di una donna adulta, hanno preso forma nel mio fantastico e assai desiderato mondo della moda.
Considera la moda cambiata negli anni e più aperta verso le persone di diverse taglie e generi?
Per fortuna l’evoluzione negli anni, fa il suo corso ed anche nella moda ha i suoi cambiamenti. Oggi vestire una taglia comoda non è più un problema: anch’io ho creato una linea curvy, dove le donne possono sempre stare alla moda, senza rinunciare alla comodità.
Da stilista che guarda la passerella, quali sono gli aspetti che considera maggiormente più rilevanti per i fruitori del mercato della moda?
Oggi, durante le sfilate, noto che finalmente si pensa alla praticità e comodità e non solo all’apparenza.. quindi mi fa piacere Il messaggio che passa, ossia quello che la moda non è solo spettacolo. Guardando un capo d’abbigliamento ci aiuta a capire chi vorremmo essere e soprattutto, come vorremmo sentirci: non sacrificati in un involucro, ma vestiti in modo confortevole e secondo la nostra personalità.
Secondo lei, in questo 2023, dopo un lungo periodo di pandemia, per chi è stata pensata la moda e a chi è diretta?
Secondo il mio parere la moda è per tutti. E soprattutto, dovrebbe essere disponibile per tutti. Il piacere di uscire di nuovo dopo il periodo del covid ha fatto sì che i negozi di abbigliamento si riempissero nuovamente di persone con il desiderio di rinnovarsi, in un’ottica di rinascita. Noi troviamo un nostro equilibrio anche nel vestire. Ritengo che l’abbigliamento faccia parte della nostra personalità ed è giusto seguire il nostro stile, vestendo comunque secondo i canoni che più si avvicinano al nostro gusto.
Qual è stato il suo momento preferito della fashion week, la sfilata in sé o l’ideazione e la creazione dei vestiti?
La presentazione alla fashion week, di una collezione è una vera emozione, che inizia dal bozzetto, al comprare i tessuti, vederli poi realizzato il proprio lavoro; ma l’emozione che si prova a vedere la sfilata sulla passerella è davvero inspiegabile e racchiude tutto il lavoro che c’è stato fino a quel momento, oltre agli sforzi profusi….un sogno realizzato.
Perché secondo lei è importante tenersi aggiornati sulle varie mode?
Sicuramente è importante per il marketing , per avere i colori di tendenza e per le tipologie di modelli più in vigore in quel momento.
Cosa secondo lei ritornerà di moda nei prossimi anni?
La moda gira e rigira… torna sempre, quindi dovremmo avere degli armadi enormi per conservare tutto quello dei nostri antenati … la moda tra gli anni 20 fino agli anni 90 torna sempre!
Noi ragazzi, in particolare, come dovremmo farci condizionare dalle mode proposte nella Fashion week?
Il mio parere è quello di farsi guidare solo dalle proprie comodità ed esigenze. Io, ad esempio, nella mia collezione cerco di creare abiti che abbiano la possibilità di essere indossati per diverse e molteplici occasioni. Un esempio: pantaloni e camicia, da abbinare a seconda dell’occasione con un foulard, che funge da coda per risultare chic.
Ritiene che per le generazioni future ci sarà un posto nell’ambito lavorativo in questo mondo?
Risulta sempre difficile emergere nel mondo della moda, assai competitivo, ma io consiglio sempre ai giovani di non arrendersi mai e di essere determinati. Poi, ogni nuova generazione porta sempre nuove idee brillanti e novità . Le doti che bisogna avere: per prima cosa non deve mancare la fantasia, l’estro, la voglia di fare e non farsi abbattere dai fallimenti; ma soprattutto provare e riprovare sempre, se si crede in quello a cui vuoi ambire e non si perde di vista l’obiettivo da raggiungere.
Secondo lei verso quale orientamento si dirigerà la moda del futuro?
La società è sempre in grande evoluzione. Di conseguenza anche il mondo della moda cambia ed è sempre più evoluto , tra tecnologia e ricerca di materiali innovativi, per il rispetto e soprattutto per la sostenibilità dell’ambiente.
E’ faticoso anche per i piccoli brand esporre le proprie collezioni? Perché secondo lei?
Per noi piccoli brand è sempre molto faticoso emergere. Partecipo a molti eventi per avere più visibilità. il motivo è sicuramente perché ci sono molti altri brand che come me hanno il forte desiderio di emergere e la competizione è sempre alle stelle.
Cosa le fa provare leggere il suo nome sulle pagine dei giornali e perché si sente legata al mondo della moda?
Confesso che leggere il mio nome sulle pagine dei giornali mi riempie di gioia e orgoglio perché tutto questo clamore mi fa capire di aver condotto un buon lavoro e soprattutto di aver trasmesso tutta la mia passione ed il mio amore per quello che faccio. Il mio legame al mondo della moda è dovuto ad un trasporto interiore. Tutto ciò mi rende soddisfatta e felice e senza questo mio sogno realizzato con mete sempre più numerose da raggiungere, oramai non saprei più vivere.
Un abbraccio a tutte voi con stima
Grazia Urbano