Il giorno 14 ottobre 2022 presso la biblioteca del nostro istituto si sono incontrati un gruppo di studentesse e studenti, insieme con delle professoresse per girare un video di supporto per le donne iraniane.
Era ormai da un po’ di tempo che in televisione e sui social sentivo parlare prima dell’omicidio di Mahsa Amini, e poi delle successive proteste messe in atto dalle studentesse iraniane. Con il passare dei giorni tanti volti famosi e meno hanno alimentato la protesta “pacifica” di supporto alle donne iraniane, hanno postato, sui social e siti, video in cui si tagliavano una ciocca di capelli, proprio come quella ciocca fuori posto che ha portato alla morte di Mahsa Amini.
Ero rimasta stupita positivamente a tutto ciò, e dato il mio interesse alle dinamiche e alle questioni sociali, mi sono subito offerta volontaria quando la mia docente di lettere ci ha proposto di fare lo stesso gesto con un semplice paio di forbici alla mano.
Anche se é solo una piccola ciocca, e non iraniana, mi sono sentita parte di un grande scopo: un ulteriore movimento nella storia dell’uomo, in cui le donne dimostrano la propria grinta e il proprio valore, per far cadere rigide norme così strette, che vanno contro i diritti umani di chiunque.
Non posso dire di essere nata dalla parte “sbagliata” del mondo, di essere stata costretta a certi gesti o di essere scesa in piazza a bruciare il mio hijab rischiando la mia stessa vita; ma in futuro potrò dire che ho fatto qualcosa, come tutte le persone che hanno partecipato al progetto: mi sono esposta senza mostrare il mio volto, e ho detto in maniera chiara la mia opinione senza dire una parola. Perché le parole spesso non bastano per fermare qualcuno, ma serve un gesto. Un gesto compiuto da migliaia di persone in tutto il mondo”.
Sara Avesani 5H