L’eco tra i corridoi d’Europa: dal banco di scuola alla realtà

Quando pensiamo al Parlamento Europeo, ci vengono in mente le immagini che vediamo in TV: grandi sale moderne, traduzioni simultanee in decine di lingue e incontri tra persone importanti che prendono decisioni cruciali per milioni di cittadini. Ma viverlo di persona è un’esperienza completamente diversa.

Durante il nostro viaggio d’istruzione, ho avuto l’opportunità di visitare due sedi del Parlamento Europeo: quella di Bruxelles e quella di Lussemburgo. Nonostante la sede principale sia a Strasburgo (che purtroppo non siamo riusciti a visitare), l’esperienza è stata comunque molto più bella ed emozionante di quanto avessi immaginato.

Entrare in questi edifici mi ha fatto riflettere. Mi aspettavo, in qualche modo, un ambiente freddo, forse troppo “istituzionale”. Invece, mi sono trovata in spazi vivi, pieni di persone, lingue e idee diverse. Grazie alla guida che ci ha accompagnato, ho potuto capire che questi luoghi non sono riservati solo alle famose sessioni plenarie o agli incontri tra capi di Stato, ma ospitano anche tantissime altre attività: assemblee regionali, incontri tematici, conferenze e momenti di confronto tra i rappresentanti di tutti i paesi membri dell’Unione Europea.

La sede di Bruxelles è il luogo in cui si svolgono molte delle riunioni delle commissioni parlamentari e dove i deputati lavorano quotidianamente. È moderna, imponente e trasmette un senso di apertura verso il futuro. Lì ho percepito quanto l’Europa sia qualcosa di tangibile, e non solo un’idea astratta.

Quello che forse non avevo davvero compreso (e che mi ha colpito in modo profondo) è che in quel luogo si incontrano persone provenienti da ogni angolo d’Europa. Durante la nostra visita era in corso un’assemblea delle Regioni d’Europa, e ogni intervento dei rappresentanti avveniva nella propria lingua di appartenenza. È stato emozionante, perché in quel momento ho percepito più intensamente l’idea di “Unione Europea” non come un semplice concetto politico, ma come una realtà concreta e alla portata di tutti.

Anche solo passeggiando tra i corridoi si avverte questa sensazione di vera unione. Le conversazioni si intrecciano in lingue diverse e distanti tra loro, come se quel luogo fosse un rifugio sicuro, uno spazio dove culture, storie e punti di vista differenti possono dialogare. Dalla mia stanza, dal mio banco di scuola, tutto questo mondo sembra così lontano… eppure, lì, tra quelle pareti, ho capito che è molto più vicino e “vivo” di quanto immaginiamo.

Spesso, infatti, viviamo l’Unione Europea come qualcosa di distante, che riguarda “gli altri”, o che opera su un piano separato dalla nostra vita quotidiana. Ma non è affatto così. In luoghi come il Parlamento si prendono decisioni che ci toccano da vicino: dall’ambiente, all’economia, dall’istruzione ai diritti fondamentali. Per questo motivo, visitare questi luoghi, comprenderne il funzionamento e sentirli più “concreti” è stato fondamentale per me. Mi ha aiutato a vedere l’Europa non più solo come un’idea astratta, ma come una realtà vicina, viva, che ci coinvolge ogni giorno più di quanto possiamo immaginare.

Anna Zuccotto 5G

Condividi:

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Share on whatsapp
Share on email

Altri articoli