Gli episodi di violenza stanno crescendo velocemente negli ultimi tempi, manifestandosi in modo sempre più improvviso e incontrollato, arrivando addirittura a uccidere per futili motivi. Ormai sembra diventata quasi una moda far del male alle persone, sia a livello fisico che psicologico, perché non bisogna poi dimenticarsi delle svariate forme di violenza che tante persone ricevono sui social. La violenza comincia a essere talmente abituale che ormai viene applicata anche in modo gratuito, senza aver commesso niente, un bel giorno puoi uscire di casa e morire solo perché qualcuno quel giorno era arrabbiato e aveva voglia di uccidere qualcuno per sfogarsi oppure senza voler uccidere ma desiderando di accoltellare o picchiare. Non ci sentiamo più sicuri da nessuna parte, ogni luogo piano piano sta cominciando a essere rischioso, che sia il supermercato, il parco e forse anche la scuola. Bisogna però dire che la violenza che una persona comincia a far crescere dentro di sé non nasce mai dal nulla, essa è la conseguenza di diverse situazioni che qualcuno vive o ha vissuto. Magari il malessere psicologico è una delle cause principali, ma anche i problemi familiari o economici possono incrementare queste situazioni, perché ho sentito e letto molte storie di ragazzi che arrivano a compiere azioni orribili solo per il denaro. Secondo me la violenza non può mai essere giustificata perché di alternative ce ne sono sempre, ma siamo noi che non vogliamo vederle, noi esseri umani vogliamo fare sempre solo ciò che ci è più comodo, e in questi casi la violenza lo è. Certe persone la applicano come segno di forza, per farsi accettare o per non essere presi di mira, talvolta però la violenza nasconde il nostro vero carattere, o la parte buona di noi, perché tutti ne abbiamo una ma non la vogliamo mostrare e così usiamo la violenza come scudo dimostrando agli altri ciò che in realtà non siamo. Ogni giorno vengo a conoscere episodi di violenza, dove muore o si ferisce qualcuno, sta diventando una normalità che negli anni successivi tenderà solo a peggiorare. Bisogna poi valutare anche l’impatto che hanno i social in tutto questo, che di sicuro non è positivo; i social svolgono il compito di amplificare tutto: le minacce, gli insulti, i dissing, esclusivamente forme negative di interazione e così noi giovani che passiamo molti momenti delle nostre giornate sui social, vedendo tutto questo, impariamo cose sbagliate che poi certi ragazzi praticano nella realtà su altre persone, pensando che sia giusto così, quando invece chiaramente non lo è. Di recente ho sentito la notizia di una ragazza che è morta a casa sua solo perché la sua amica uscendo non ha chiuso la porta e il vicino vedendola aperta è entrato e l’ha uccisa. Ho trovato sconvolgente questo episodio, una persona che muore addirittura a casa sua, di solito la propria casa viene intesa come posto sicuro anche quando fuori va tutto male, ma se anche la propria casa non è più sicura in che luogo bisogna andare per sentirsi protetti? Io da sola rispondo: “nessuno”. Nessuno perché non esiste un posto sicuro, la violenza si disperde come un virus nell’aria che ormai è troppo tardi da controllare. È nella mente degli uomini e dei ragazzi che continuano e continuano ad applicarla senza sosta. In certi paesi, come gli Stati Uniti, è anche un modo per sopravvivere, perché o la applichi agli altri come ti dicono o altrimenti gli altri la applicano su di te, quindi in questi casi per sopravvivere o comunque proteggere la tua famiglia devi essere un violento. La violenza divora a tal punto certe persone che diventano dei seri psicopatici, che non sono neanche più capaci di provare emozioni o sensibilità verso gli atti che compiono verso le altre persone, in un modo così non è bello vivere.
Ludovica Tchiengang 4F