Colletta alimentare 2024

Classi del Pindemonte in visita al Banco Alimentare

Il 22 marzo scorso è stata un’occasione di riflessione profonda per chi ha avuto il privilegio di varcare le porte dei magazzini del Banco Alimentare del Veneto. La visita, organizzata con cura, ha suscitato un forte impatto sulla sensibilità sociale e alimentare per coloro che hanno partecipato. Inoltre, è stato comunicato che la prossima colletta alimentare si terrà il 16 novembre 2024. Il Banco Alimentare del Veneto è parte di una rete di 21 organizzazioni distribuite in tutta Italia, unite dalla nobile missione di contrastare la fame, l’emarginazione e la povertà. Questa missione, incentrata sulla condivisione dei bisogni e sulla lotta allo spreco alimentare, rappresenta una luce di speranza in un mondo dove la distribuzione equa delle risorse è ancora una sfida aperta.

Ciò che distingue il Banco Alimentare è il suo approccio globale e costruttivo nel gestire il problema della carestia. Non si limita a distribuire cibo alle persone bisognose, ma si impegna attivamente nel recupero delle eccedenze alimentari, coinvolgendo attivamente industrie agroalimentari, supermercati e ristoranti.

Questo approccio non solo riduce lo spreco alimentare, ma promuove anche un ciclo più sostenibile ed efficiente, beneficiando sia le aziende donatrici che le persone in situazioni di vulnerabilità.

Durante la visita, gli studenti delle classi 2B, 2E e 3E hanno potuto constatare con i propri occhi l’effetto positivo di queste attività. I magazzini erano colmi di cibo destinato a coloro che ne hanno più bisogno, pronto per essere distribuito grazie alla collaborazione con le organizzazioni di partner territoriali, che contribuiscono anche a ridurre l’impatto ambientale dello spreco alimentare, salvaguardando preziose risorse e riducendo le emissioni di CO2.

Un altro aspetto degno di nota è l’utilizzo di cibo che, pur essendo ancora buono e commestibile, non è idoneo per la vendita commerciale a causa di errori di stampa o di etichettatura. Tuttavia queste imperfezioni di stampa non compromettono la qualità o la sicurezza del cibo, rendendolo ancora prezioso per coloro che ne hanno bisogno.

Francesco Rio 3E

Nel contesto del Progetto Energy, gli studenti dell’ITCS Lorgna-Pindemonte hanno avuto anche l’opportunità di incontrare Marco Spadini, uno dei dirigenti del Banco Alimentare, il lunedì 6 novembre 2023. Di seguito, riportiamo le riflessioni di alcuni studenti della classe 3E.

Patrick: “Mi ha colpito il ruolo fondamentale del Banco: fornisce cibo e sostegno alle persone in situazioni di bisogno senza sprecarlo e buttarlo quando ancora è in buone condizioni.”

Luca: “Quando buttiamo via il cibo è come se buttassimo anche i soldi.”

Michele: “È l’idea più brillante e umana in questi ultimi anni perché ancora oggi bambini e adulti muoiono di fame e, come diceva Spadini, mangiare è un diritto di tutti anche se, a parer mio, questa cosa è sottovalutata nel mondo. Invece, i gesti che questo progetto compie aumentano la solidarietà e fanno la differenza nella vita delle persone. Esistono vari modi per combattere lo spreco alimentare, iniziando con l’acquisto consapevole, pianificando i pasti e facendo una lista della spesa per evitare di comprare troppo cibo. Inoltre, potremmo conservare correttamente gli alimenti per prolungarne la durata. Spero che il lavoro del Banco continui ad avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente.”

Shehara: “Queste organizzazioni vengono definite importanti dato che potrebbero mettere fine allo spreco alimentare. Ritengo che lo spreco sia terribile, perché non solo è uno spreco di cibo, ma anche uno spreco di risorse ed energia che sono state impiegate per la produzione e distribuzione di quel prodotto, oltre a un’opportunità persa per sfamare le persone che hanno fame. È una questione complicata, ma penso che ognuno possa fare piccole scelte per ridurre lo spreco di cibo.”

Francesco: “Tra tutti gli argomenti trattati dall’esperto del Banco, mi ha colpito una frase che ha detto quando parlava della differenza tra appetito e fame: ‘Avere solo appetito e non fame è un modo di distinguere il desiderio di mangiare per piacere e la necessità fisica reale’. Questo mi ha fatto pensare che a volte confondo l’appetito con la fame perché viviamo in un società in cui il cibo è abbondante e facilmente accessibile. Questa distinzione mi ha fatto riflettere sul fatto di diventare più consapevole delle scelte alimentari e di non dare per scontato il cibo.”

Emanuela: “Tra i video proposti, mi ha molto colpito quello del dono, in cui le persone con gli sguardi riescono a comunicare molto di più che con le parole. Personalmente penso che per aiutare si possa partecipare alla Colletta alimentare; così facendo si sprecherebbero meno alimenti che sarebbero stati buttati via per scadenze o per difetti di vario tipo.”

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