Il film “Io Capitano” narra storie che ci sono familiari, ma al tempo stesso molto distanti: gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. Spesso vediamo queste persone, talvolta le giudichiamo senza conoscere le sfide che hanno affrontato per arrivare in Europa. La trama segue due adolescenti e cugini senegalesi, Seydou e Moussa, che vivono in un villaggio. Pur avendo tutto il necessario, hanno il sogno di raggiungere l’Europa e diventare famosi. Lavorano duramente per pagarsi un viaggio pieno di insidie e pericoli, riuscendo infine ad arrivare a destinazione.
Il film mette in evidenza il desiderio profondo di questi ragazzi di intraprendere il viaggio, nonostante siano consapevoli delle sfide che li attendono una volta arrivati. L’idea di godere di libertà e giustizia diventa per loro un premio da conquistare, anche se il cammino è difficile.
Matteo Meloncelli 4G
L’opportunità di vedere il film “Io Capitano” ha suscitato alcune riflessioni. Il film affronta il tema dello sbarco dei migranti sulle coste italiane, concentrandosi sui protagonisti senegalesi Seydou e Moussa, determinati a raggiungere l’Italia per inseguire il sogno musicale. Nonostante le difficoltà, tra cui l’abbandono delle loro famiglie e il superamento di ostacoli come il deserto del Sahara e le prigioni libiane, i ragazzi affrontano il viaggio con coraggio. Il film si intitola così perché Seydou, a sedici anni, si trova a guidare la nave che trasporta i migranti. Il tema principale è far comprendere agli europei le sfide affrontate dai migranti nel perseguire una vita migliore, spesso a costo della propria vita. È difficile per noi europei comprendere appieno le motivazioni dietro questi viaggi, dato che non viviamo nelle stesse difficili circostanze. Il film invita a riflettere sulle scelte dei migranti, sottolineando che la libertà, spesso data per scontata, è in realtà di valore inestimabile.
Alessandro Lucchese 4G
“Io capitano” affronta la tematica della lotta per la sopravvivienza. Narra la storia di due cugini, Seydou e Moussa, che provenienti da un piccolo villaggio senegalese, sognano di raggiungere l’Europa per poter cambiare vita. Tuttavia, questo sogno si trasforma lentamente in un incubo, poiché i due ragazzi sono costretti a superare molte avversità che li mettono a dura prova. Dopo giorni di torture seguiti da duro lavoro, Seydou e Moussa riescono a partire, pagando un caro prezzo, poiché sarà proprio Seydou, incapace, a dover solcare le acque come capitano.
Il film solleva interrogativi su ciò che accade a coloro che decidono di venire in Europa e su come noi, come società, reagiamo a questa situazione. Ciò che mi ha colpito guardando questo film è stata la sensazione di fortuna che ho provato, confrontandomi con tutte quelle persone che giornalmente lottano per sopravvivere e per avere condizioni di vita migliori. Questo film non è solo intrattenimento, ma un’opportunità per sensibilizzare coloro che non comprendono le enormi difficoltà che gli immigrati affrontano per avere i nostri stessi diritti.
Alexandra Dervisan 4G