Intervista al poeta emergente che parla ai giovani

Ci parli un po’ di te e della tua storia: chi è Riccardo Magni?


Sono nato a Milano il 10 maggio del 1998 e abito ad Abbiategrasso, una città nel sud- ovest della provincia milanese. Dopo aver frequentato le scuole elementari e medie nella mia città, ho proseguito i miei studi nel capoluogo lombardo, prima presso il Liceo classico Alessandro Manzoni e poi presso l’Università degli Studi di Milano, dove ho frequentato la facoltà di Lettere classiche, laureandomi nel novembre del 2022. In questi ultimi mesi, tuttavia, non ho smesso di studiare e, oltre al mondo
greco e latino, ho iniziato ad approfondire anche altre culture, stendendo, inoltre, un progetto per il Dottorato di ricerca. Tra le passioni che mi caratterizzano, posso citare la musica, il teatro, il volontariato e, naturalmente, la Poesia.

Riccardo Magni


Da dove nasce la tua passione per la poesia?


È difficile dare una riposta precisa a questa domanda. Ci sono delle inclinazioni che ci portiamo dentro, delle chiamate che ad un certo punto della nostra vita riceviamo e sentiamo di dover accettare e seguire. Così per me è stato con la Poesia, sin da
piccolo, quando, forse anche per l’amore verso l’arte che da sempre ho respirato nella mia famiglia, a otto anni, una sera come tante, mi ritrovai a scrivere i primi versi su un quaderno. Erano le mie prime poesie, molto semplici, dirette, dedicate alla Natura. E quello è stato per me il punto di partenza di un cammino meraviglioso, che mi ha fatto negli anni incontrare persone splendide e vivere momenti pieni di bellezza.

Perché hai deciso di iniziare a scrivere?


Dopo le prime prove di scrittura poetica, per qualche anno mi sono diretto verso la narrativa. Solo durante il terzo anno di Liceo classico la Poesia è tornata da me, più forte di prima. Anche in quel caso, ho sentito di dover dare ascolto a un’esigenza
interiore che mi invitava a scrivere componimenti poetici, forse influenzato dai molti poeti italiani, latini e greci che durante quell’anno stavamo affrontando in classe, forse perché in quel periodo stavo vivendo il mio primo amore. Da quel momento la
Poesia è realmente divenuta il mio strumento di comunicazione prediletto per la rappresentazione della mia voce e della mia realtà interiore.

A cosa ti ispiri quando scrivi?


L’ispirazione è per me un tema molto caro. Non a caso, sia per la tesi di laurea triennale sia per la tesi di laurea magistrale ho parlato delle Muse e del modo in cui ispirano i poeti. L’ispirazione è un “pneuma”, come dicono i Greci, ossia un respiro sacro, non totalmente comprensibile, che ti sfiora l’anima quando meno te lo aspetti, facendo nascere in te Poesia. Personalmente, l’ispirazione mi giunge dalla vita di tutti i giorni, dalle persone che incontro, dai libri, dallo studio, dall’arte; in particolare,
compongo molto quando cammino, quando il movimento del corpo, un po’ aristotelicamente, fa meglio fluire il movimento dei pensieri. Ed ecco che immediatamente devo fissare le parole, i versi, il loro ritmo e la loro musica da qualche parte, solitamente sulle note del cellulare, una sorta di taccuino contemporaneo.

Qual è l’autore in cui ti sei ritrovato maggiormente e da cui hai preso ispirazione?


Il mondo antico è la mia passione e vari sono gli autori dell’antichità greca e romana che hanno contribuito a formare la mia visione della vita e della Poesia. Tra di loro, andando cronologicamente, posso citare i due grandi poeti epici greci, Omero ed
Esiodo, e la poetessa Saffo; la filosofia greca antica, in particolare, è stata per me grande fonte di ispirazione, soprattutto pensando a un grande filosofo come Platone, la cui prosa è così intrisa di bellezza e di Poesia da lasciare incantato il lettore. La sua capacità di aprire un’ulteriore realtà, bellissima ed eterna, mi ha sempre affascinato.
Ma poi posso citare anche Aristotele, Plotino, i pitagorici, il poeta latino Catullo e i grandi poeti italiani Dante, Petrarca, Ungaretti, Montale, Quasimodo e i poeti greci contemporanei, soprattutto Ritsos. Per l’ambito orientale, un mondo straordinario, per me di grande ispirazione, è rappresentato dalle novelle de Le mille e una notte.
Consiglio di leggere qualcosa di questi immortali autori che ho citato. State certi, non ve ne pentirete: riempirete i vostri occhi e i vostri cuori di luce e Bellezza.

Come ti fa sentire la poesia?


La Poesia per me è una musica sottile, vitale, che ci entra nel cuore, nel respiro, riconnettendoci in un istante al ritmo della vita che vibra attorno a noi; la Poesia è ispirazione, energia; Poesia sono le persone che incontriamo, i rapporti che intessiamo, la bellezza che ogni giorno creiamo; Poesia è pensiero, sentire più in profondità il bello che vi è nel mondo e dentro di noi, quel bello che cerchiamo e attraverso la parola portiamo alla luce. Io penso questo della Poesia ed è questo che essa mi fa provare ogni volta che la leggo o la scrivo.

Come pensi che sarà vista la poesia in futuro?


La Poesia non è mai morta, forse è rimasta un poco nascosta in questi ultimi anni. Tuttavia frequentando molte persone sparse per l’Italia e per il mondo mi sono accorto di come la Poesia, in realtà, sia un’arte ancora vitalissima che continua a diffondersi e ad unire storie ed esseri umani. Con il movimento Rinascimento Poetico, fondato da Paolo Gambi, un movimento di cui sono Vice Presidente e Referente per la Regione Lombardia, stiamo cercando di fare proprio questo: donare spazio alla Poesia attraverso eventi e, soprattutto, attraverso incontri di anime e parole che possano dimostrare la forza meravigliosa dell’arte poetica. Il nostro movimento, nato in Italia e aperto a tutti, è ormai diffuso in varie parti del mondo (USA, Egitto, Turchia, Canada, Brasile…) e conta moltissime adesioni. Sono dunque molto fiducioso per il futuro della Poesia.

Quale messaggio o consiglio ti sentiresti di dare a noi ragazzi sul valore della poesia?


La Poesia è vita, è un modo per rappresentare il mondo che ci circonda e quello che sta dentro di noi. Tra i versi si intessono le trame del mistero dell’universo; nel ritmo, nelle parole di un componimento poetico vibrano emozioni e la bellezza
dell’esistenza. Come afferma anche il manifesto di Rinascimento Poetico, «siamo tutti poeti», perché in ogni cuore vi è Poesia. Dunque, a chi volesse avvicinarsi a questa arte, dico di leggere tanto, essere curioso nei confronti di culture apparentemente diverse dalla nostra; abbiate attenzione e cura nei confronti delle persone che incontrate e di ogni istante che vivete, perché la Poesia è dappertutto e con gli occhi e con il cuore sarete capaci di coglierla, trasformando le vostre emozioni e i vostri pensieri nella luce della parola.

A cura di Vittoria Benfatti e Alice Sonato 4G

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