Il silenzio può parlare

All’Itc Lorgna Pindemonte l’emozionante e imprevedibile arte dell’attore e mimo Massimo Farina: improvvisare per vincere la paura di sbagliare.


Per due giovedì, il 17 e 24 novembre 2022, le classi seconde del nostro istituto hanno incontrato per un paio di ore il mimo Massimo Farina, un professionista in campo di recitazione, e partecipato ad attività finalizzate a sperimentare cosa significhi mettersi in gioco, improvvisando delle piccole storie mute di vita quotidiana: una ragazza che piange in un parco e incontra l’amore; un uomo che cade dall’impalcatura e viene soccorso; un innamorato che, deluso, penserebbe di farla finita, ma…. Le vicende stesse sono state inventate al momento, attraverso i suggerimenti dei ragazzi presenti, ma sono state lasciate aperte, da completarsi in libertà.
Il bello è venuto al momento di mimarle, in quanto gli unici suoni permessi erano delle onomatopee, cioè versi, esclamazioni come nei fumetti, oltre alle belle musiche di sottofondo che creavano la giusta atmosfera. Man mano che si procedeva sempre più ragazzi venivano coinvolti e dalla valigia del mimo intanto uscivano oggetti di scena, come uno specchietto, un cappello, una cravatta…
Il riscontro degli studenti è stato molto positivo in quanto, oltre a divertirsi, hanno compreso che bisogna lasciarsi andare, non aver sempre paura di sbagliare, visto che capita a tutti, è l’esperienza più umana che ci sia; chiudersi in se stessi, pensare troppo al giudizio degli altri non porta a nulla: se non si rischia un po’, se non si vincono le proprie insicurezze, si può arrivare a buttar via la vita, magari alla ricerca di una perfezione impossibile.
E’ stato anche evidente che le emozioni si possono esprimere benissimo tramite i gesti e le espressioni del viso, anzi quasi meglio che con tante parole abusate. Certo che ci vuole del talento e Massimo Farina è stato molto bravo a far intendere, con ironia ma anche dolcezza e a volte quasi malinconia, quello che voleva trasmettere. Soprattutto sapeva aiutare i ragazzi, coinvolti a interpretare i vari personaggi, ad entrare nella parte, ma senza tante spiegazioni, ancora una volta affidandosi a gesti e a sguardi eloquenti. La cosa più sorprendente è stato vedere alcuni di loro intervenire di propria iniziativa, inserirsi nella storia al momento giusto, ad esempio per impedire all’attore disperato di fare un gesto irreparabile! Ciò ha reso tutto davvero emozionante.


I commenti sono stati:

“è venuto a trovarci Massimo Farina, personaggio simpaticissimo”; “all’inizio l’incontro mi ha fatto venire un po’ di agitazione, perché nessuno sapeva di cosa si trattasse”

“avevo sentito compagni che si lamentavano del fatto che incontrare un mimo era cosa per bambini delle elementari e che
sicuramente sarebbe stata una noia assurda: be’, non è andata così; mai giudicare il libro dalla copertina! In questo caso il contenuto è stato straordinario: bisogna provare per credere!”

“è stata una giornata bellissima di felicità e risate: una esperienza da RIFARE!”

“il mimo è stato molto bravo a coinvolgere noi ragazzi perché è molto difficile vista l’età”

“anche senza parole si possono far arrivare emozioni di ogni tipo, dalla gioia alla paura”;

“siamo entrati pensando di non far niente e convinti di annoiarci e siamo usciti tutti contenti, sapendo che avevamo imparato molte cose”

“anch’io sono stata chiamata a provare l’esperienza di recitare, ma essendo timida di carattere mi sono sentita troppo al centro dell’attenzione e quindi ho preferito tornare al mio posto”

“questo incontro è stato molto interessante e d’aiuto per noi studenti per capire di non aver paura di buttarsi in nuove esperienze: sbagliare serve a rialzarsi più forti e sicuri di sé”

“ringraziamo la scuola e il signor Massimo Farina per l’iniziativa e il tempo prezioso che ci ha dedicato”

ora rimane solo una cosa da fare: applaudire Massimo”.

Classe 2D

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