La conferenza sui cambiamenti climatici organizzata ogni anno (a meno che le parti non decidano diversamente) dalle Nazioni Unite è la COP: Conferenza delle parti della UNFCCC (United Nations Framework convention on climate change), dove con parti si intendono le Nazioni (197) facenti parte della UNFCCC.
La COP26, la 26esima conferenza, che avrà luogo a Glasgow, Regno Unito, dal 31 Ottobre al 12 Novembre, è stata anticipata da eventi come Youth4Climate e PreCOP26, organizzati in Italia in quanto partner del Regno Unito.
Alla Youth 4 Climate dedicata ai giovani hanno partecipato Greta Thunberg e Vanessa Nakate, un’altra giovane attivista proveniente dall’Uganda, Roberto Cingolani (Ministro della transizione ecologica), Alok Sharma (presidente della Cop26), Patricia Espinosa (Segretario esecutivo dell’UNFCCC) e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
La Youth 4 Climate, della durata di tre giorni (dal 28/09 al 30/09), si è tenuta al centro congressi Mico, a Milano. Sono oltre 400 i giovani che hanno partecipato, a rappresentare l’Italia erano presenti Federica Gasbarro e Daniele Guadagnolo.
“Climate change is not only a threat, it is above all an opportunity to create a healthier, greener and cleaner planet which will benefit all of us” ha affermato all’inizio Greta rivolgendosi ai presenti.
“L’Africa è responsabile del 3% delle emissioni globali ma gli africani subiscono gli impatti maggiori del cambiamento climatico” ha poi detto Vanessa Nakate che ha posto l’attenzione anche sul tema della disuguaglianza sociale, oltre che sugli effetti del cambiamento climatico nei diversi paesi. Il suo discorso ha toccato il cuore di molti a tal punto da ricevere una standing ovation.
“L’inazione intenzionale dei nostri “leader” è un tradimento di tutte le generazioni, di oggi e future. Le persone al potere non provassero a dire che ce la stanno mettendo tutta perchè è palese che non lo fanno affatto.” Questo il richiamo di Greta ai nostri leader. Entrambe le giovani hanno rimarcato il fatto che chi ha potere non ha realmente intrapreso alcuna azione, ma finge soltanto di ascoltare i giovani. Sono solo parole e niente fatti.
Nell’ultimo giorno di questo incontro che si è sovrapposto all’inizio della PreCop, i giovani hanno presentato le loro proposte davanti al presidente Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi con la partecipazione on line di Boris Johnson e Antonio Guterres.
“Permettetemi di aggiungere una considerazione di natura economica, Il prodotto interno lordo dei singoli paesi sta alla base delle decisioni politiche, e la missione dei governi sembra essere di aumentare il PIL il più possibile, obiettivo che è in profondo contrasto con l’arresto del cambiamento climatico” sono le parole pronunciate da Giorgio Parisi, vincitore del premio nobel per la fisica 2021, alla PreCOP di quest’anno, tenutasi a Roma, nell’aula di Montecitorio.
Riprendendo il discorso di Robert Kennedy fatto all’università di Kansas, Parisi ha sottolineato il fatto che il PIL non è l’indice adatto per misurare la crescita di un paese perchè “cattura la quantità ma non la qualità della crescita”. Ci sono indicatori alternativi come l’indice di sviluppo umano basato non solo sul PIL pro capite ma anche sul tasso di alfabetizzazione e la speranza di vita alla nascita. In classe abbiamo visto anche il Better Life Index, creato dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che prende in considerazione parametri che riguardano non solo l’economia ma anche la salute, la sicurezza, l’istruzione, l’ambiente, le relazioni sociali, e utilizza per ciascun aspetto uno o più indici.
Esistono indicatori che misurano davvero non solo l’economia ma anche il benessere dei paesi, che chi è al potere dovrebbe tenere in considerazione.
Jessica O. Ravindraraj, 4E