Malala Yousafzai è una attivista pakistana nata nel 1997 nota per essere la più giovane vincitrice del premio Nobel per la pace. Il premio le è stato conferito per la sua lotta per i diritti civili e delle donne, all’istruzione, contro il regime talebano. Malala ha solo 11 anni quando decide di alzare la voce. E ne ha 15 quando, in un giorno come tanti, mentre insieme alle sue amiche sta andando a scuola, i talebani tentano di ucciderla. Nel suo Paese, il Pakistan, Malala si è scontrata con chi vuole togliere alle ragazze e alle donne i loro diritti. Poco più che bambina, ha lottato senza armi né violenza, ma con il coraggio delle parole e dell’istruzione, con la forza della verità e dell’innocenza. A 14 anni tornando da scuola, cade vittima di un attentato dei talebani, orchestrato per mettere a tacere il suo pensiero. Viene ferita alla testa e per questo è costretta a scappare dal suo paese e ad andare in Inghilterra. Il miracolo di essere sopravvissuta e di aver continuato poi a lottare le ha fatto ottenere il sostegno e l’ammirazione di tutto il mondo.
Greta Thunberg è una attivista svedese nata nel 2003 a Stoccolma in Svezia nota per la lotta per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È il simbolo mondiale dell’attivismo per l’ambiente. Con il suo sciopero del venerdì davanti al Parlamento svedese ha dato il via a un movimento globale chiamato “Fridays for Future”. Nel 2018 si presenta alla sede del Parlamento a Stoccolma per portare avanti la sua idea ed in seguito davanti al Parlamento europeo a Bruxelles.
A febbraio 2020 Greta, in una sua campagna per il clima ad Oxford, incontra Malala, la quale viveva e studiava in Inghilterra. Due giovani coraggiose che combattono per la giustizia, la verità e l’uguaglianza per tutti. Greta ammira molto Malala, in un tweet dopo il loro incontro scrive “Oggi ho incontrato il mio idolo”. Malala risponde “È l’unica amica per cui salterei la scuola”. Entrambe le ragazze in questo incontro convengono che i giovani non vengono coinvolti nei processi decisionali e nelle discussioni importanti, che riguardano però il loro futuro. Se così non fosse, si potrebbe fare un’enorme differenza. Gli adulti invece hanno iniziato ad interessarsi alle loro proteste solo in seguito alla diffusione della notizia tra i giovani. Nonostante l’importanza del messaggio che portano al mondo e la numerosità di persone che le supporta, c’è sempre qualcuno che rema contro. Hanno ricevuto di frequente scoraggiamenti, insulti, minacce di morte.
Il pensiero di Malala Yousafzai è sintetizzato nel suo discorso alle Nazioni Unite: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. L’istruzione è l’unica soluzione. L’istruzione innanzitutto.” Alla base del movimento di Greta Thunberg troviamo queste sue parole: “Non voglio la vostra speranza. Non voglio che siate ottimisti. Voglio che siate in preda al panico. Voglio che proviate la paura che io provo ogni giorno. Voglio che agiate come farete in un’emergenza. Voglio che agiate come se la nostra casa fosse in fiamme. Perchè lo è.” Dalle parole di Malala emerge una serenità che va in contrasto con il suo tragico vissuto e afferma le sue opinioni su principi importanti (istruzione e parità) ma spesso ignorati. Diversamente Greta usa termini crudi per far conoscere il suo pensiero, l’ambito in cui opera è nuovo e deve smuovere gli animi della gente.
a cura di Lucia Marziano, Petra Micheletto, Vittoria Caraffini, Silvia Angero e Marco Dalla Via 3B
Rassegna a cura della prof.ssa Caterina Eramo