Connessioni – Un abbraccio secolare

Pubblichiamo il terzo racconto sul tema “Connessioni”, la raccolta legata alla nuova edizione del Premio letterario nazionale”Arte di Parole”.

Un abbraccio secolare

Il tratto di unione o connessione è un’unione fra 2 o più elementi. Se ne possono fare un sacco di esempi: uno potrebbe essere l’amicizia,  che è una connessione tra 2 o più persone che si vogliono bene e hanno in comune una parte di interessi, di vicende della vita; un altro esempio può essere il legame che si crea in una classe, come nella nostra, perché siamo uniti in qualcosa che ci accomuna, un percorso di studio e di crescita.

Un altro esempio di connessione può essere anche, banalmente, un collegamento tra materie scolastiche: per esempio all’esame di 3° media, che abbiamo dovuto affrontare l’anno scorso, nella tesina bisognava partire da un argomento a scelta e poi unire più materie possibili con un unico filo conduttore.

L’ esempio di connessione di cui vorrei parlarvi io, però, è di altro tipo: un incontro tra me e un platano secolare. Adesso vi racconto la storia del nostro incontro.

Un giorno i miei genitori mi portarono in città per fare una passeggiata. Stavamo passando vicino a piazza Indipendenza, in centro storico, quando mio papà ad un certo punto mi disse che nel parco, sopra alla scalinata, c’era un albero magico.  Io allora avevo 6 anni e pensavo ci fosse chissà che cosa e invece si trattava di un albero come tutti gli altri!

In realtà non era tanto normale, mi mostrò mio papà: era un platano secolare di 230 anni. Poi, sempre mio papà aggiunse  che, se lo avessi abbracciato, l’albero avrebbe riconosciuto che ero vivo e quindi avremmo avuto uno scambio di energia positiva. 

Adesso è diventata una tradizione di famiglia andare ad abbracciare l’albero, quando passiamo di là. 

Questo gesto di scambio, di aiuto reciproco, che ci è così mancato nei mesi di distanziamento, dovremmo poterlo fare anche tra noi esseri umani e non solo con le piante: soprattutto con le persone che sono senza un pasto caldo da mangiare e un tetto sotto cui dormire, che si trovano in difficoltà in questo periodo straordinario di pandemia globale. Quindi connettersi in questo periodo, non vuol dire solo collegarsi su zoom, né mettere in contatto le menti e il sapere, ma anche collegare il cuore e… abbracciare un pochino anche gli alberi. D. B. 1D

Nella  raccolta Connessioni, leggi anche Professore, mi sente? e Solitudine.

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