Il food delivery in Italia sembra essere terra di conquista per stranieri. Tra i giganti della consegna a domicilio di cibo c’è Deliveroo, startup londinese sbarcata in Italia a fine 2015 che, dopo aver raccolto oltre 200 milioni di finanziamenti per sostenere la crescita, è entrato tra i principali player nazionali. Durante la pandemia, per venire incontro ai bisogni di ristoratori e consumatori, ha sperimentato a Milano il nuovo servizio Pick-Up, che permette al cliente di prenotare il pasto presso il ristorante e ritirare l’ordine di persona, come un normale asporto.
Will Shu e Greg Orlowski hanno fondato Deliveroo nel 2013. Quando Will si trasferì per la prima volta a Londra dagli Stati Uniti, fu sorpreso di scoprire che così pochi dei fantastici ristoranti della città consegnavano cibo. Will, che in precedenza ha lavorato nella finanza, ha poi lanciato Deliveroo con la missione di fornire cibo di qualità da ristorante ai clienti a casa. Deliveroo ha raccolto un totale di £ 1,2 miliardi di finanziamenti dai migliori investitori tra cui Amazon, DST Global, Index Ventures, Accel, Bridgepoint e General Catalyst. La startup ha visto una crescita dei ricavi enorme di oltre il 650% anno su anno. Continua ad espandersi, assicurandosi di recente un sostanziale investimento strategico di $ 575 milioni da Amazon.
Come funziona?
Deliveroo mira a offrire una consegna rapida e affidabile che i clienti possono tracciare sul proprio telefono. La piattaforma Deliveroo è accessibile online o tramite app mobile e offre consegne da oltre 1000 ristoranti e catene alimentari. Molti ristoranti sono desiderosi di unirsi al servizio come ulteriore fonte di reddito, essenziale in tempi di pandemia, e coloro che hanno collaborato con Deliveroo vedono aumenti dei ricavi fino al 30%.
L’app utilizza la tecnologia di origine britannica per aumentare l’efficienza. Nel 2018, Deliveroo è stata inserita da Deloitte al primo posto nelle 50 aziende tecnologiche in più rapida crescita del Regno Unito. Il cosiddetto algoritmo ‘Frank’ utilizzato da Deliveroo impiega la tecnologia predittiva per valutare il metodo più efficiente per distribuire ogni ordine, in base alle sedi del ristorante, del cliente e dei rider. La piattaforma si avvale anche l’apprendimento automatico per prevedere i tempi di preparazione dei pasti e semplificare l’esperienza di consegna. La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nel servizio di Deliveroo, riducendo i tempi di consegna del 20%. Questo, a sua volta, consente ai ciclisti di completare più consegne e aumentare le vendite per i ristoranti e ridurre i tempi di attesa per i clienti.
Il rovescio della medaglia sono però le condizioni di lavoro dei rider, attualmente oggetto di indagine della Procura di Milano che ha disposto un obbligo di assunzione per 60 mila rider. Dopo il CCNL Rider entrato in vigore nel novembre 2020, la questione resta ancora aperta.
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Alessandro Mazzei 4E