La privacy in rete e il deepfake

Il deepfake è una tecnica per la sintesi dell’immagine umana basata sull’intelligenza artificiale usata per combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali, tramite una tecnica di apprendimento automatico. Utilizza  materiali multimediali quali: foto, audio e video realizzati grazie a specifici software che riescono a modificare in modo verosimile caratteristiche di volti o corpi e ad imitare alla perfezione voci.

I rischi del deepnude

Con la tecnologia del deepnude i visi delle persone possono essere sovrapposti, tramite determinati software, con immagini di soggetti “nudi”. Inizialmente il fenomeno ha colpito personaggi famosi con lo scopo di screditarli e/o ricattarli. Con la diffusione di questi software, ora anche le persone comuni possono essere colpite dal fenomeno del “deepnude”. Da qui nasce il fenomeno, sempre più diffuso, dellutilizzo di software per sovrapporre le facce di persone,comuni o famose, su video hard; in questo modo si ottiene materiale potenzialmente pericoloso che porta molto spesso a ricatti per eliminare le foto. Il fenomeno del deepnude ha portato anche alla creazione di gruppi “Telegram” (con oltre 80.000 persone) dove venivano scambiate foto di celebrità modificate.   Il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria contro Telegram per chiedere informazioni sulla conservazione di queste immagini e la messa a disposizione degli utenti di questi programmi. Il Garante ha aggiunto che sono in valutazione altre iniziative per contrastare il fenomeno del deepnude.

IL cyberbullismo

I video deepfake possono essere creati ad hoc per realizzare veri e propri atti di cyberbullismo, che hanno come vittime soprattutto giovani. Un deepfake può essere realizzato per denigrare, deridere e screditare le persone coinvolte, o addirittura per ricattarle, chiedendo soldi o altro in cambio della mancata diffusione del video oppure per la sua cancellazione se è già stato diffuso.

                                               

Proteggersi dal deepfake

Tante imprese del mondo “digitale”, stanno già studiando possibili metodi per contrastare questo fenomeno, come per esempio algoritmi di intelligenza artificiale in grado di riconoscere il possibile volto “falso”.

Ci sono comunque tanti suggerimenti per  difendersi come ad esempio:

  • Evitare di diffondere tante immagini personali che riguardano anche nostri parenti, soprattutto sui Social Network.
  • Imparare a riconoscere quando si ha davanti uno di questi fenomeni stando attenti a piccoli particolari, quali la  risoluzione non definita del volto rispetto al resto della foto o il contrario, bocca o occhi snaturati o luci e ombre piuttosto anormali e non naturali.
  • Non condividere video o foto che hanno utilizzato questa tecnica su un soggetto.
  • Rivolgersi alla Polizia postale o al Garante per la protezione dei dati personali quando si ha a che fare con un video/immagine che ha violato la privacy di una persona utilizzando il Deep Fake.

a cura di Niki Hammond, Yasmine Giuliani – Giulio Bruschetta – Anthony Asaro – Filippo. Davì 3E

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