A nche quest’anno è arrivato il carnevale, un evento che a Verona si celebra da numerosi anni, tanto da giungere alla 490a edizione.
Noi ragazzi siamo felici perché usciamo due ore prima da scuola, ma ci siamo mai chiesti perché il carnevale è così importante nella nostra città?
Il carnevale di Verona, originariamente chiamato “Bacanàl del Gnoco”, è uno dei carnevali più antichi d’Europa. Le ori-gini non sono chiare, secondo alcune fonti sarebbe nato nel Medioevo con Tommaso Da Vico che, nel suo testamento, lasciò l’obbligo ai suoi eredi di distribuire agli abitanti del quartiere di San Zeno vivande almeno una volta all’anno. Questo giorno speciale prese il nome di “Baccanale del Gnocco”, diventando una festa di riconciliazione tra poveri e ricchi da cui avrebbe poi preso origine il Carnevale.
Oggi questa festa coinvolge ed entusiasma i cittadini vero-nesi di tutte le età, sia in città sia in provincia, e culmina nella sfilata del “Venerdì Gnocolar”, a cui hanno partecipato que-st’anno circa sessanta carri allegorici e più di settemila figu-ranti in maschera.
Come sappiamo, però, ci sono anche numerosi problemi le-gati a questa manifestazione. Infatti molti ragazzi si diverto-no a lanciare uova, farina e schiuma da barba che rovinano i monumenti e il Comune deve spendere molte risorse per pulirli, tanto da aver istituito un piano operativo straordina-rio per gli addetti alle pulizie, appositamente per il carnevale.
Per evitare tutto questo, ogni anno l’amministrazione cerca delle soluzioni. L’anno scorso, per esempio, la Polizia Munici-pale ha invitato i supermercati ad evitare la vendita di uova, farina e schiumogeni ai ragazzi, senza però ottenere grandi risultati. Anche quest’anno è stata adottata questa strategia, sono stati vietati gli schiumogeni come gli anni passati e chi non ha rispettato il divieto è stato sanzionato con una multa dai 25 ai 500 euro.
Questa situazione di degrado va avanti da un po’ di tempo, insieme a diversi problemi legati alla sicurezza, come i furti dovuti al grande numero di persone presenti in città, oppure le risse che insorgono non solo per la grande folla, ma so-prattutto perché molti ragazzi alzano un po’ troppo il gomito e diventano irascibili. Inoltre i carri provocano inquinamento acustico e c’è una maggiore produzione di rifiuti che non vengono raccolti nel modo adeguato.
Insomma dobbiamo ricordarci che il carnevale è una delle manifestazioni più antiche e belle di Verona, ma bisogna im-parare a viverla rispettando la città e le persone che vi abita-no. Se tutti danno il proprio contributo, pian piano riuscire-mo a renderla una manifestazione “sostenibile” a tutti gli effetti.
Martina Modena 3C
I carri in Piazza Brà
“Venerdì Gnocolar” in Piazza San Zeno